Matrimoni e fase due
I matrimonio frenati dal Covid. In prima linea sui matrimoni ci sono Campania e Puglia, le due Regioni in cui la tradizione della celebrazione e della festa continua in maniera più forte e in cui c’è un indotto economico enorme.
Le regole pugliesi prevedono ospiti, testimoni e fotografi con la mascherina, mentre gli sposi possono farne a meno durante la cerimonia, tenendosi a due metri di stanza dal celebrante e dopo essere stati tutti sottoposti a misurazione della temperatura e igienizzazione delle mani. Dovranno essere inoltre riorganizzati gli spazi per assicurare il mantenimento della distanza tra i partecipanti garantendo nella disposizione dei posti a sedere, il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro e mezzo e se la distanza dal celebrante non potrà essere assicurata, la postazione dedicata al rito potrà essere dotata di divisori in plexiglass.
L’amore al tempo del covid19 funziona così, ma la ripartenza è giudicata lenta e gli operatori fanno pressione sulle istituzioni. Il governatore campano Vincenzo De Luca ha tenuto una riunione con i rappresentanti del settore wedding assicurando che lavorerà per arrivare a una ripresa, con le necessarie prescrizioni, nella prossima metà del mese di giugno.
Gli organizzatori di matrimoni chiedono anche alle autorità religiose di autorizzare le nozze in chiesa di domenica, per smaltire l’arretrato. La Conferenza episcopale campana, intanto, ha dato il via libera a matrimoni e battesimi in chiesa, con un numero limitato di partecipanti, ma ancora nessuno ha detto “sì” davanti al sacerdote dopo il covid19.
Siamo tutti in attesa di direttive più chiare per svolgere il nostro lavoro nel rispetto delle regole.